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Emre Ezelli

Tra Silenzio e Materia: Emozioni che Prendono Forma

Emre Ezelli è un artista e curatore multidisciplinare la cui opera parla il linguaggio silenzioso della profondità emotiva, dell’indagine esistenziale e della forma minimalista. Nato in Turchia e attualmente diviso tra la Boemia e i Paesi Bassi, Ezelli lavora con disegno, scultura e tecniche miste—distillando spesso la complessità dell’emozione umana in gesti semplici, essenziali e profondamente toccanti.

Con una formazione in comunicazione visiva e studi accademici in scultura, Ezelli ha iniziato il suo percorso artistico attraverso gesti espressivi e istintivi, esplorando paesaggi interiori. Nel corso degli anni, il suo linguaggio si è evoluto in una forma raffinata ma emotivamente intensa—prediligendo il suggerimento alla dichiarazione, il silenzio allo spettacolo.

Parallelamente alla sua pratica personale, Ezelli ricopre il ruolo di Direttore Creativo presso il Banksy Museum, dove svolge un ruolo centrale nella curatela, nella concettualizzazione e nella messa in scena di una delle mostre più riconosciute al mondo dedicate alla street art contemporanea. La sua costante leadership dietro le quinte ha contribuito a plasmare l’esperienza narrativa immersiva del museo, bilanciando l’urgenza del commento politico di Banksy con una curatela precisa e una profonda sensibilità culturale. Attualmente, Ezelli è impegnato anche nella curatela della nuova apertura della mostra a Milano, portando la sua visione artistica e curatoria in una delle capitali europee dell’arte contemporanea. Questo doppio ruolo—artista e direttore—ha arricchito la sua prospettiva su come l’arte viva non solo nello studio, ma anche nella coscienza collettiva.

Il suo progetto personale più recente, “Humanisation,” segna un punto di svolta nella sua carriera indipendente. Profondamente influenzata dalla filosofia esistenzialista, in particolare dagli scritti di Jean-Paul Sartre, la serie affronta temi come la solitudine, la mortalità, l’ansia e la libertà. Attraverso composizioni essenziali e simboliche, Ezelli invita lo spettatore in spazi di riflessione—non offrendo risposte certe, ma lasciando aperto un terreno emotivo da esplorare.

Da opere come Dance and Sadness a Uzak e Sailing the River of Death, “Humanisation” rivela la vera forza di Ezelli: creare lavori emotivamente potenti, capaci di essere al tempo stesso profondamente personali e universalmente condivisibili. Le sue opere sono state esposte in tutta Europa e fanno parte di collezioni private e istituzionali. Che si tratti di dirigere esperienze culturali su larga scala o di disegnare in solitudine, Emre Ezelli resta fedele alla funzione più duratura dell’arte: umanizzare.